venerdì 8 giugno 2012

"La profezia del lupo. L'eredità dell'Ombra" di Marilù Monda (recensione)




Grazie di cuore alla gentilissima Giulia dell'ufficio stampa della Piemme per avermi inviato una copia del romanzo! :)


TitoloLa profezia del lupo. L'eredità dell'Ombra
Titolo originaleCrossroads of Destiny
Autrice: Marilù Monda
Traduttrice: Roberta Marasco
Editore: Piemme (collana Freeway)
Data di uscita: 29 maggio 2012
Pagine: 382
Prezzo: cartaceo 14.90 €, e-book 6.99 €


TramaIl Clan dell'Ombra ha conquistato il mondo, seminando caos e distruzione. La salvezza è nascosta fra le righe di una profezia, che allude a quattro Prescelti che non potrebbero essere più diversi. Faloan, l'irruente principe del regno dell'Acqua. Aidan, la malinconica principessa del regno del Fuoco. Derry, un semplice contadino del regno della Terra. E Kyla, una pastorella ribelle del regno dell'Aria. I quattro ragazzi hanno una sola certezza: trovare la Creatura dagli Occhi Verdi, un misterioso guerriero che li accompagnerà nella loro impresa.

Il mio commento

Devo essere sincero: solitamente io e il fantasy non ci prendiamo molto. Ma non è una questione legata al genere in sé, ci mancherebbe, anche perché di film e telefilm fantasy ne ho visti (e ne vedo ancora) parecchi, e per alcuni nutro una vera e propria adorazione (giusto per fare qualche esempio: Game of ThronesOnce Upon a Time, e, andando un po' più indietro nel tempo, La storia infinita - un classico di quand'ero bambino). È più una cosa legata al fatto che vivo la lettura in maniera diversa, in un modo più passionale e amorevole rispetto al cinema (che invece è una sorta di svago), e quindi, salvo rari casi eccezionali (come la saga di Harry Potter, che ormai porto nel cuore), nei libri cerco qualcosa di più realistico, di più ancorato alle cose "terrene", rispetto a mondi fatati o popolati da strane creature elfiche. Questo almeno mi succede di solito. Capitano, però, delle volte in cui, leggendo per curiosità trame e commenti in giro per il web, rimango affascinato da alcuni aspetti di questi romanzi fantasy, talmente tanto da non vedere l'ora di fiondarmi tra le loro pagine per saperne qualcosa di più. Bhè, quanto descritto è proprio ciò che m'è successo col romanzo di Marilù Monda.

Cosa ha catturato la mia curiosità? Tre particolari: uno, forse banalotto ma che mi ha incuriosito molto, è l'età dell'autrice (ha diciannove anni, e ha iniziato a scrivere la saga quando ne aveva diciassette) che mi ha ricordato un po' Christopher Paolini e il suo Ciclo dell'eredità; gli altri due aspetti che mi hanno affascinato, invece, sono legati alla trama, ovvero il riferimento ai quattro elementi e, in particolar modo, la presenza di questo fantomatico Clan dell'Ombra, che, almeno a primo impatto, prometteva vicende permeate da una sorta di alone di mistero e una cupezza angosciante.
Così, dopo aver messo da parte quel pizzico di sana invidia che provo nei confronti di questa ragazza (io di anni ne ho 25 e - tralasciando il fatto che ho un paio di idee per dei romanzi che non vedranno mai la luce - non so ancora che diavolo fare della mia vita, lei ha già pubblicato un libro e un secondo uscirà fra qualche mese... stendiamo un velo pietoso!), mi sono lasciato trasportare da questo fiume di parole, personaggi, creature, sensazioni, e ora posso dire con tranquillità che quel sesto senso, quell'interesse che avevo provato nei confronti di questo romanzo, non mi avevano affatto tradito.

I capitoli sono brevi, la scrittura forse è un po' acerba (e ci mancherebbe pure!), ma è diretta, arriva dritta al punto (e al cuore), senza fronzoli e frasi a effetto.
I personaggi, poi, sono ben caratterizzati, ti rimangono dentro. E non parlo solo dei quattro protagonisti, i Prescelti, ma anche di alcuni minori che, pur "popolando" solo una manciata di pagine, riescono comunque a lasciare il segno. Un esempio su tutti: Hania, un lupo apparentemente burbero e scontroso, ma che in realtà si porta dietro i cocci rotti di una tragedia, una ferita che mai si rimarginerà. E poi le descrizioni delle foreste, e più in generale degli scenari in cui si trovano a "vivere" questi personaggi, sono talmente vivide, ricche di dettagli, che è impossibile non far scorrere nella propria mente "scene" di un ipotetico film tratto dal libro.
Vi si respira quell'epicità che caratterizza i racconti di quei valorosi guerrieri che mettono a rischio la propria vita pur di salvare quello che di buono c'è ancora nel mondo, quell'ineluttabilità del destino, che ha già pensato a tutto e preso decisioni senza interpellarti, che ormai è inutile anche solo cercare di tirarsi indietro e quindi tanto vale sperarci e buttarsi e al diavolo se poi non è servito a niente, però almeno ci abbiamo provato.
Non manca anche una piccola dose d'ammmòre, molto dolce ma non melenso, a cui però s'alternano pagine velate di malinconia e angoscia, complice la scia di morti e atrocità che si lasciano dietro gli Efferati, le malefiche Creature dell'Ombra che godono della sofferenza altrui.

Insomma... penso si sia capito, è stata una lettura davvero piacevole. Certo, non priva di difetti, tipo l'estrema semplicità e linearità della storia, la prevedibilità di alcuni eventi, un po' di citazionismo (io c'ho trovato un po' de Il Signore degli Anelli). Per non parlare dell'assurdità di un paio di battaglie, che inizialmente prevedono esiti disastrosi ma che poi si concludono, grazie ad eventi quasi fortuiti, in modo sbrigativo e a tarallucci e vino. Però ha saputo comunque emozionarmi, e quindi mi sento di consigliarlo, soprattutto agli appassionati del fantasy più classico.
Un'ultima nota sul finale: non ha una vera e propria conclusione che getta le basi per un seguito, ma una sorta di preparazione, di prologo, a quello che accadrà nel secondo capitolo, quindi grazie al cielo si dovrà aspettare solo qualche mese per avere tra le mani I figli del caos! Che dire...?! Sono proprio curioso di ritrovare i Quattro, e sapere cosa ci riserva il loro futuro...

8 commenti:

  1. Bella recensione, Matteo :) Infondo è ciò che ho pensato anche io del romanzo, la differenza è che io sono andato un po' a stigmatizzare quella che è la troppa linearità della trama, mentre tu lo hai "semplicemente" inglobata fra i difetti :D Complimenti ancora ^^

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  2. Io non sono un amante del "fantasy più clssico" quindi potrebbe anche piacermi ^^ Il vero fantasy riesco ad apprezzarlo solo al cinema, sarò blasfema, ma è così, certe cose sulla carta non riesco a "vederle", cosa che non vale per il genere fantastico in cui ci sguazzo che è un piacere. Lo so sembra assurdo, ma tant'è!
    Bella recensione Matteo, ti seguo sempre con piacere!

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  3. Io e il fantasy siamo un po' lontani ma bella recensione, mette in risalto luci e ombre. :)
    E.. per la diciannovenne scrittrice, tanta invidia anche da parte mia. ._. :P

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  4. Io ce l'ho giusto sulla scrivania, ma penso che prima darò la precedenza ad altri volumi!
    Beh la invidio tanto anche io che provo a scrivere già da qualche anno e non riesco mai a finire niente XD

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  5. E' da un bel po' che non leggo fantasy vero e proprio, ultimamente mi sono buttata sul altri generi, però non escludo prima o poi un 'ritorno alle origini' e grazie alla tua recensione mi incuriosisce molto questo libro, specialmente il ricorso ai quattro elementi.
    Gran bella recensione!!!
    Ciao e buona domenica!!!

    Ps. Mi unisco a voi nell'invidiare l'autrice!!! ;-)

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  6. Ci troviamo d'accordo quasi su tutto :)

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  7. Io ero indecisa, ma alla fine non l'ho rischiesto. Chissà, forse in futuro lo leggerò ^^

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  8. Bella recensione, adesso sono ancora più curiosa!

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