mercoledì 14 novembre 2012

Recensione: "Dottor Futuro" di Philip K. Dick




TitoloDottor Futuro
Titolo originale: Dr. Futurity
Autore: Philip K. Dick
Traduttore: Fabio Zucchella
Data di uscita: 23 giugno 2011
Editore: Fanucci (Collezione Immaginario Dick)
Pagine: 183
Prezzo: 17 €


Jim Parsons è un medico di talento, abile nelle più avanzate tecniche mediche e occupato a salvare vite umane. Ma un incidente stradale lo proietta improvvisamente a centinaia di anni di distanza nel futuro, dove Parsons scopre con orrore una civiltà incredibilmente avanzata, che abbraccia il culto della morte. Si trova quindi incastrato tra il suo istinto, che lo spingerebbe a guarire le persone, e il conflitto con una società in cui è illegale impegnarsi a salvare vite umane. Ma Parsons non è l'unico a credere che la vita abbia un valore da preservare, e coloro che condividono le sue convinzioni stanno mettendo a punto dei piani per sfruttare le sue competenze mediche, e per salvare il futuro della loro società.

Il mio commento

una recente cover americana
Negli ultimi mesi sto sperimentando molto, dal punto di vista letterario. Sto scoprendo generi che prima guardavo (stupidamente) un po' schifato, autori nuovi che non avrei mai pensato di leggere, mondi inaspettati.
Tra le mie nuove scoperte, la letteratura fantascientifica è finora quella che mi ha dato più spunti di riflessione, che mi ha coinvolto e appassionato di più. È un viaggio continuo, non solo dentro futuri e società inventati da altri, ma anche dentro me stesso. Per addentrarmi ancor di più in questo viaggio, in questa scoperta, m'è cresciuta dentro la voglia di conoscere anche quelli che possono essere considerati i Padri del genere, ovvero autori come Bradbury, Asimov, Dick. Ed è proprio per avvicinarmi a quest'ultimo che ho scelto di leggere Dottor Futuro.

La storia, a primo impatto, è apparentemente semplice: il protagonista, Jim Parsons, è un medico trentaduenne che, a causa di un incidente stradale, si ritrova inspiegabilmente catapultato nel futuro, a ben 4 secoli dal suo presente (il 2012!). Mentre cerca di trovare un modo per tornare 'a casa', inizia a studiare le persone che incontra, la loro astrusa lingua, il modo in cui sono fatte, come vivono, ma ben presto dovrà fare i conti con un'amara verità: la società in cui si trova esalta la morte e considera la vita come un qualcosa di cui doversi liberare. Una società assurda, soprattutto dal punto di vista di un dottore, il cui scopo è quello di salvare vite (cosa che qui è illegale). Ovviamente ne nasce un completo spaesamento oltre che un conflitto interiore, non solo nel protagonista, ma anche nel lettore.
E fin qui, l'ho trovato semplicemente geniale. Anzi, oserei dire che ci ho visto dentro anche un qualcosa di... poetico.
Il problema viene dopo, quando Parsons si troverà coinvolto in una serie di viaggi temporali che hanno lo scopo di (cercare di) modificare gli eventi passati affinché abbiano ripercussioni positive sul futuro. La componente distopica iniziale viene abbandonata per dar spazio a futuri, presenti e passati che iniziano a intrecciarsi fra loro in un groviglio che si segue a fatica. Diventa caotico, ecco. E poi... questi viaggi appaiono a tratti finti, realizzabili in modo troppo semplice e veloce.
Nei capitoli finali si riprende, commuove anche, e la storia si conclude in maniera perfetta, ma rimane un po' d'amaro in bocca.
Le idee ci sono, sono interessanti, e Dick è stato capace anche di infilarci dentro temi forti come il colonialismo, il razzismo, la dicotomia vita-morte, ma a mio parere perdono forza a causa della natura troppo confusionaria della parte intermedia del romanzo. Peccato.

Insomma, non è di certo un capolavoro, ma è stata comunque una bella lettura, estremamente affascinante, che mi ha lasciato dentro una gran voglia di leggere altre opere dell'autore.

22 commenti:

  1. bellissima recensione :')

    Buon compleanno tesoro mio!!! *__*

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  2. sai che anch'io sono a digiuno di fantascienza? per indole ho sempre preferito il fantasy..tanto da avere letto poco perfino di autori come Asimov( a parte Io, robot). Volevo almeno leggere "Io,sono leggenda" di matheson, perché non l'ho mai fatto e sono da fustigazione..non trovi? anche questo sembra carino mi ripropongo di metterlo wish list

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    1. Bhè, se sei da fustigare tu, allora lo sono anch'io! :D "Io sono leggenda" non l'ho letto, però ho visto il film e mi è piaciuto tanto, quindi... assolutamente da recuperare!!

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  3. È un viaggio continuo, non solo dentro futuri e società inventati da altri, ma anche dentro me stesso.
    Tu sei un diavolo tentatore, lo sai, sì? :P :)

    P.S. Augurissimi brondino! ♥

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    1. Ahah, mi fa piacere! Ché se per una volta vinci i pregiudizi e ti leggi qualcosa fuori dai tuoi schemi, male non ti fa! :PPP

      Grazie per gli auguri! ♥

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  4. Quanto sono belle le copertine di quest'edizione Fanucci. Concordo con te riguardo alla fantascenza è un genere che ho sempre stupidamente snobbato anch'io ma ultimamente lo trovo più vicino. La tua recensione è molto bella, equilibrata. Ero indecisa se acquistarlo o meno, mi piaceva l'idea della società che abbraccia la morte, ma se lo sviluppo è confusionario, opterò per un altro titolo di Dick.
    Grazie mi hai tolto un dubbio :D

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    1. Adoro le cover dei libri di Dick della Fanucci! *_*
      Grazie a te, mi fa piacere! Ti consiglierei di buttarti su qualche altro suo libro ;) Io ho in wishlist La svastica sul sole, Un oscuro scrutare, Ubik e Ma gli adroidi sognano pecore elettriche? :D

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  5. Mmm... potrebbe essere interessante vedere un eventuale film u.u

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    1. Sì, sono d'accordo, potrebbe uscirne un film interessante! :)

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  6. Ho letto da poco il mio primo libro di Dick (per me fantascienza significa leggere Asimov) ma gli androidi sognano pecore elettriche e quello che hai notato in questo libro l'ho visto anche in quello: l'idea è assolutamente geniale, ma in alcuni punti o diventa troppo caotico mettendo troppa "carne sul fuoco" oppure diventa troppo lento, stando troppo su un concetto. Anche se non sarà uno dei miei scrittori preferiti non mi sento di sconsigliarlo anzi voglio leggere qualche altra sua opera e questa che hai segnalato ha una trama favolosa, cercherò di sorvolare sui difetti.

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    1. "Ma gli androidi sognano pecore elettriche?" ce l'ho in wishlist, son molto curioso di leggerlo! ;)

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    2. Ho finito dottor futuro e devo dire che mi è piaciuto molto di più di: ma gli androidi sognano pecore elettriche è molto più scorrevole e meno incasinato. Grazie per la segnalazione :)
      Un mio amico appassionato del genere mi ha detto che devo leggere assolutamente Ubik, perché è molto bello, quindi sarà quello il prossimo libro dello scrittore che leggerò.
      Buone letture!!

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    3. Mi fa piacere ti sia piaciuto! :)
      Anche io leggerò prossimamente Ubik!! Buone letture!

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  7. Ciao Matteo,
    leggo che non sono la sola ad aver snobbato fantascienza e la distopia, di quest'ultimo genere ho letto solo due libri in tutta la mia vita da lettrice, invece di fantascienza ho letto qualcosa durante l'adolescenza ( i famosi libri 100 pagine mille lire!) ma non ricordo un solo titolo! Comunque la tua è una bella recensione, mi hai incuriosita magari se dovessi decidermi a riprendere con serietà prenderò spunto dalle tue letture :)

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    1. Grazie per la fiducia, Caterina :) mi fa piacere se un giorno riprenderai seguendo consigli dalle mie letture. Secondo me ne vale la pena di leggere qualche fantascientifico, a me il genere sta stupendo non poco! :)

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  8. Bella recensione! Non conosco benissimo la fantascienza, ma è un genere che da qualche anno a questa parte mi intriga molto. Dick è senz'altro un autore che leggerò.

    E... tantissimi auguri (anche se in ritardo)!

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    1. Grazie Camilla, anche per gli auguri! *_*
      Io sto già reperendo altri Dick, penso che presto ne parlerò di nuovo sul blog :D

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    2. Uhuhu questa, per quanto mi riguarda, è un'ottima cosa :D

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  9. Ciao Matteo! Ecco che finalmente riesco a passare dal tuo blog, che trovo fighissimo! *.*

    Anch'io mi sono avvicinata ai libri di Dick, e devo dire che non sono facilissimi da leggere, a volte mi sono ritrovata a dover rileggere alcune pagine perchè si sono intrufolati altri personaggi nella storia, o perchè come nel tuo caso mi sono sentita in confusione.
    Credo che sia il suo modo di scrivere, anche perchè tieni conto che sono stati pubblicati un pò di anni fa, e i ritmi di lettura forse erano un pò più lenti e riflessivi.

    Rimane comunque uno scrittore che mi piace molto e che leggo quando voglio affrontare letture un pò più impegnative del solito.
    In ogni caso mi segno il titolo perchè mi ispira molto!! :D

    PS. visto che ti hanno fatto tutti gli auguri, te li faccio anch'io!! XD

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    1. Ciao Dulina, grazie, mi fa piacere che il mio blog ti piaccia!! ^^
      Questo è il mio primo Dick, e devo dire che l'ho trovato piuttosto scorrevole, nonostante spesso mi sia sentito un po'... frastornato per la velocità di certi passaggi o per i salti temporali :D Però mi ha lasciato davvero tanta curiosità, tant'è che già non vedo l'ora di leggere altro di suo!! ^^
      Ah, grazie anche per gli auguri! ^^'

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  10. Io non ho mai letto nulla di fantascienza (a parte "Identità Globale", che su aNobii è classificato in questo genere, ma non saprei bene se definirla fantascienza o meno =D), anche se nella mia libreria ho qualche titolo, ma è un genere che mi affascina e mi attira parecchio.
    Questo libro, già dal titolo, mi ispira, anche complice la tua recensione =D quindi finisce a tempo di record nella mia WL^^

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