Autore: Stefano Vignati
Data di uscita: 25 novembre 2011
Editore: 0111edizioni (The Best of 0111)
Pagine: 226
Prezzo: cartaceo 15.50 €, e-book 9.99 €
Alessia è un’orfana capace di camminare in equilibrio sui fili del telefono. E a Nathaniel, titolare di un Circo, questa dote non può che ingolosire. Quando parte per rapirla si aspetta un’adolescente impaurita.
Niente di più sbagliato.
In un paesello di montagna che diventa un cupo labirinto di fughe e paure, di fronte a una bambina che si rivela essere tutt’altro di quanto pensassero, Nathaniel e il suo gruppo si trovano invischiati in una caccia senza tregua.
Una caccia che esige un solo vincitore.
Il mio commento
Su Alessia, la giovane equilibrista che corre sui fili del telefono, se ne sentono di tutti i colori: tra gli abitanti di Fasterna, un piccolo paese di montagna, c'è chi la considera una leggenda, chi una dea protettrice della popolazione, chi racconta di averla già vista anche sessant'anni prima, e poi ci sono i bambini, che giurano sia reale e che non vedono l'ora di incontrarla di nuovo per giocare con lei.
Le doti della ragazza fanno gola a Nathaniel, capo del Circo dei bambini, che ben presto si metterà sulle sue tracce, insieme al fidato collaboratore Toretto e a Vince e Cordelia, due sicari assoldati per l'occasione. I quattro si troveranno a rincorrere Alessia per il paese, tra capannoni, case abbandonate e boschi, convinti di avere a che fare con una semplice ragazzina con la voglia di essere libera, ma dovranno fare i conti con un'assurda verità.
Chi è veramente Alessia? E cos'è disposta a fare pur di continuare a correre liberamente per Fasterna?
Ecco, queste sono state le due domande che mi hanno martellato la mente durante tutta la lettura.
E alla fine le risposte tanto agognate sono arrivate, assolutamente imprevedibili, stupendomi non poco.
Chi è veramente Alessia? E cos'è disposta a fare pur di continuare a correre liberamente per Fasterna?
Ecco, queste sono state le due domande che mi hanno martellato la mente durante tutta la lettura.
E alla fine le risposte tanto agognate sono arrivate, assolutamente imprevedibili, stupendomi non poco.
Stefano Vignati ha dato vita a una storia originale, intrigante e ben congegnata, che avvince il lettore in una morsa di tensione e lo stravolge con continui colpi di scena, domande, dubbi, ribaltamenti.
È sempre sorprendente avere tra le mani l'opera di un giovane esordiente che ha la capacità di catturarmi fin dalle prime pagine, di trasferirmi nella storia e farmela vedere e vivere come fossi io stesso il suo protagonista, di tenermi incollato alle pagine con addosso il brivido, l'avidità, la smania di andare avanti.
Non mi capita spesso di leggere trattenendo il fiato. E ancor meno di saltare delle righe pur di sapere cosa succederà, per poi tornare subito indietro, con la paura di aver perso qualcosa di importante, e rileggere tutto con calma. Ma quando capita, cavolo... che soddisfazione!
Oltre allo stile, alla scrittura semplice, immediata, che scorre veloce, mi hanno colpito molto i personaggi, tutti interessanti, carismatici e ben caratterizzati. In particolar modo, oltre ad Alessia e all'aura di mistero in cui è avvolta, mi è rimasta impressa Cordelia/Sabrina: una donna dal passato difficile e doloroso, che da bambina ha dovuto subire i maltrattamenti e gli sbeffeggiamenti della madre, e che da grande, nonostante il lavoro 'forte' che svolge (è una killer professionista), è rimasta un'insicura, una sorta di burattino soggiogabile e manipolabile pronto a credere a tutto pur di ricevere in cambio un po' d'amore. Spesso mi sono ritrovato a pensare, rabbioso, ma guarda che stupida!, però allo stesso tempo ho provato tanta tenerezza ed empatia nei suoi confronti. L'ho capita.
Rimango sempre particolarmente affascinato dalle storie in cui i carnefici si trasformano in vittime e in cui l'innocenza e l'ingenuità apparenti virano verso una celata perfidia.
Leggere La piccola equilibrista è stato un vero piacere. Certo, c'è qualche difetto (come una piccola incongruenza tra due scene, o un finale forse un po' frettoloso), ma non compromette assolutamente la lettura. Scrivere un noir/thriller così entusiasmante non è semplice, soprattutto per un autore giovane (è del '90!) e alle prime armi. Ve lo consiglio, leggetelo!
Non mi capita spesso di leggere trattenendo il fiato. E ancor meno di saltare delle righe pur di sapere cosa succederà, per poi tornare subito indietro, con la paura di aver perso qualcosa di importante, e rileggere tutto con calma. Ma quando capita, cavolo... che soddisfazione!
Oltre allo stile, alla scrittura semplice, immediata, che scorre veloce, mi hanno colpito molto i personaggi, tutti interessanti, carismatici e ben caratterizzati. In particolar modo, oltre ad Alessia e all'aura di mistero in cui è avvolta, mi è rimasta impressa Cordelia/Sabrina: una donna dal passato difficile e doloroso, che da bambina ha dovuto subire i maltrattamenti e gli sbeffeggiamenti della madre, e che da grande, nonostante il lavoro 'forte' che svolge (è una killer professionista), è rimasta un'insicura, una sorta di burattino soggiogabile e manipolabile pronto a credere a tutto pur di ricevere in cambio un po' d'amore. Spesso mi sono ritrovato a pensare, rabbioso, ma guarda che stupida!, però allo stesso tempo ho provato tanta tenerezza ed empatia nei suoi confronti. L'ho capita.
Rimango sempre particolarmente affascinato dalle storie in cui i carnefici si trasformano in vittime e in cui l'innocenza e l'ingenuità apparenti virano verso una celata perfidia.
Leggere La piccola equilibrista è stato un vero piacere. Certo, c'è qualche difetto (come una piccola incongruenza tra due scene, o un finale forse un po' frettoloso), ma non compromette assolutamente la lettura. Scrivere un noir/thriller così entusiasmante non è semplice, soprattutto per un autore giovane (è del '90!) e alle prime armi. Ve lo consiglio, leggetelo!
sembra particolare..me lo segno..:)
RispondiEliminaCiao Matteo, c'è un premio per te sul mio blog http://monica-booksland.blogspot.it/2012/11/premio-unia.html
RispondiEliminaChe bella recensione, coinvolgente e motivante :')
RispondiEliminaEssì, mi sa che finirò per correre dietro Alessia anche io... ;-)
Grazie! :*
Ottima recensione Matteo! E' la prima volta che mi imbatto in questo libro, vista la giovane età dell'autore sembra sia riuscito a fare davvero un buon lavoro... lo leggerò! :)
RispondiEliminaCiaooo ho un premio per te :D
RispondiEliminahttp://liberamenteparlandodilibri.blogspot.it/2012/11/premio-unia-7-domande-per-7-blog.html