mercoledì 9 gennaio 2013

Recensione: "Il curioso caso di Benjamin Button" di Francis Scott Fitzgerald



TitoloIl curioso caso di Benjamin Button
Autore: Francis Scott Fitzgerald
Anno di uscita: 2009
Editore: Donzelli
Pagine: 59
Prezzo: 11.50 €

La vita scorre all'indietro, per Benjamin Button. In un giorno d'estate del 1860, per un inspiegabile scherzo del destino, lui nasce già vecchio: un uomo dell'apparente età di settant'anni, dentro una culla. E poi comincia a ringiovanire, muovendosi controcorrente rispetto alla storia. Mentre la buona borghesia di Baltimora, a cui appartiene anche suo padre, osserva con un misto di meraviglia, imbarazzo e riprovazione.
Il mio commento

Brad Pitt nel ruolo di Benjamin
Evito di fare tanti giri di parole e vado dritto al punto: mi ha deluso. Profondamente.
È uno dei pochi, anzi rari, casi in cui il film è nettamente superiore al libro dal quale è tratto.

L’idea di partenza di Fitzgerald (un uomo che nasce vecchio e vive a ritroso, per poi morire, neonato, nella propria culla) è geniale, ma secondo me non è stata sfruttata al meglio, cosa che invece hanno saputo fare (egregiamente!) David Fincher e gli sceneggiatori della trasposizione cinematografica.

Il libro, o forse dovrei dire il “raccontino” (sessanta paginette scarse, cinquanta se togliamo le illustrazioni), tratta Benjamin e questa sua vita atipica in modo un po’ troppo superficiale.
Non c’è introspezione psicologica, non suscita compassione né empatia nei confronti del protagonista, che a malapena risulta simpatico. Benjamin è un personaggio dal potenziale stratosferico, ma nel libro è praticamente una macchietta. Viene deriso, sbeffeggiato (persino da alcuni familiari, tant'è che suo padre, prima, e suo figlio, più tardi, lo trattano in malo modo), ma rimane “incompreso”.
E poi la storia è troppo breve, scorre velocemente, fa sorridere, immalinconisce nel finale, ma non lascia traccia, non c’è il tempo materiale per affezionarsi, per “viverla”.

Insomma, una delusione. Chiuso il libro, mi è venuto da pensare: che spreco! Un personaggio così interessante, sviscerato a dovere, avrebbe potuto dar vita a un romanzo corposo, toccante, in grado di lasciare un segno indelebile nell'animo di chi lo legge. E invece la vita di Benjamin, racchiusa in queste poche pagine che hanno l'aria di un bozzetto, lascia in bocca un sapore amaro. Peccato, avevo aspettative davvero altissime.

16 commenti:

  1. Concordo pienamente con te. Il racconto mi ha delusa un sacco. L'idea di fondo è originale, originalissima, ma tutto si conclude qui. E' come se l'autore avesse fatto il riassunto del riassunto della storia. Molto meglio il film, con le sue aggiunte, i suoi arricchimenti e le sue emozioni. Un ottimo cast di attori, un'ottima regia per un grande film che riesce dove non è riuscito il libro.

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  2. Se non fosse stato per il film questo libro sarebbe rimasto nel dimenticatoio... ed era meglio -_-'
    D'accordissimo con tutto quello che dici!

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  3. non ho visto il film perchè volevo leggere il libro prima, ma data la tua recensione depenno immediatamente dalla WL!!!

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  4. sono d'accordissimo con te..sarebbe stato un ottimo romanzo peccato

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  5. Ho visto il film e successivamente pensavo di leggere il libro..dopo aver letto la tua recensione, sono contenta di non averlo fatto :P

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  6. Che peccato...e pensare che il film è talmente bello :-)

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  7. come ben sai sono d'accordissimo con voi!
    una gran delusione...

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  8. A me il film era piaciuto moltissimo ma nn ho mai letto il libro e a questo punto dubito che lo farò... Per una volta pare che il regista abbia colto e sviluppato le potenzialità della storia più dello scrittore: l'eccezione che conferma la regola :-)

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  9. Un sacco di persone ho letto che non hanno apprezzato il libro..io mi sono limitata a vedere il film, ma a questo punto, non credo proprio che approfondirò la questione!

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  10. Io non sono rimasta così delusa, sinceramente. Sarà che ho scisso l'idea che mi ero fatta del film da quella del libro. Penso che nelle intenzioni i Fitzgerald non ci fosse quella di scrivere un romanzo introspettivo e psicologico sul personaggio quanto creare un racconto grottesco e c'è riuscito alla perfezione. Ovviamente questo è solo il mio modesto pensiero!

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    1. Certo, però io sono del parere che avere un'idea così interessante e sfruttarla poco, non emozionando il lettore, è un peccato. Per me puoi pure aver scritto il racconto grottesco perfetto, ma se non mi arriva, se non mi coinvolge, c'è poco da fare...

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  11. chissà cosa voleva dire Fitzgerald... non è detto che il film rispecchi la prospettiva dell'autore... in ogni caso a me il film è piaciuto e per il momento non credo di riuscire a inserire questo racconto nella lista da leggere... ma mi piacerebbe approfondire...:-)

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    1. No, anzi, probabilmente non la rispecchia, ma rimane il fatto che, a mio parere, ha saputo cucire sul personaggio una storia più bella ed emozionante... ;-)

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  12. Peccato! Il film è così carino *-*

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  13. Pochi giorni fa avevo letto la recensione di Clody, anche lei delusissima da questo libro ed ero rimasta spiazzata... il film è così emozionante, travolgente e ben strutturato, dopo aver letto anche la tua recensione sono convinta che non lo leggerò mai!

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