Autore: Francis Scott Fitzgerald
Anno di uscita: 2009
Editore: Donzelli
Pagine: 59
Prezzo: 11.50 €
La vita scorre all'indietro, per Benjamin Button. In un giorno d'estate del 1860, per un inspiegabile scherzo del destino, lui nasce già vecchio: un uomo dell'apparente età di settant'anni, dentro una culla. E poi comincia a ringiovanire, muovendosi controcorrente rispetto alla storia. Mentre la buona borghesia di Baltimora, a cui appartiene anche suo padre, osserva con un misto di meraviglia, imbarazzo e riprovazione.
Il mio commento
Brad Pitt nel ruolo di Benjamin |
È uno dei pochi, anzi rari, casi in cui il film è nettamente superiore al libro dal quale è tratto.
L’idea di partenza di Fitzgerald (un uomo che nasce vecchio e vive a ritroso, per poi morire, neonato, nella propria culla) è geniale, ma secondo me non è stata sfruttata al meglio, cosa che invece hanno saputo fare (egregiamente!) David Fincher e gli sceneggiatori della trasposizione cinematografica.
Il libro, o forse dovrei dire il “raccontino” (sessanta paginette scarse, cinquanta se togliamo le illustrazioni), tratta Benjamin e questa sua vita atipica in modo un po’ troppo superficiale.
Non c’è introspezione psicologica, non suscita compassione né empatia nei confronti del protagonista, che a malapena risulta simpatico. Benjamin è un personaggio dal potenziale stratosferico, ma nel libro è praticamente una macchietta. Viene deriso, sbeffeggiato (persino da alcuni familiari, tant'è che suo padre, prima, e suo figlio, più tardi, lo trattano in malo modo), ma rimane “incompreso”.
E poi la storia è troppo breve, scorre velocemente, fa sorridere, immalinconisce nel finale, ma non lascia traccia, non c’è il tempo materiale per affezionarsi, per “viverla”.
Insomma, una delusione. Chiuso il libro, mi è venuto da pensare: che spreco! Un personaggio così interessante, sviscerato a dovere, avrebbe potuto dar vita a un romanzo corposo, toccante, in grado di lasciare un segno indelebile nell'animo di chi lo legge. E invece la vita di Benjamin, racchiusa in queste poche pagine che hanno l'aria di un bozzetto, lascia in bocca un sapore amaro. Peccato, avevo aspettative davvero altissime.
Concordo pienamente con te. Il racconto mi ha delusa un sacco. L'idea di fondo è originale, originalissima, ma tutto si conclude qui. E' come se l'autore avesse fatto il riassunto del riassunto della storia. Molto meglio il film, con le sue aggiunte, i suoi arricchimenti e le sue emozioni. Un ottimo cast di attori, un'ottima regia per un grande film che riesce dove non è riuscito il libro.
RispondiEliminaSe non fosse stato per il film questo libro sarebbe rimasto nel dimenticatoio... ed era meglio -_-'
RispondiEliminaD'accordissimo con tutto quello che dici!
non ho visto il film perchè volevo leggere il libro prima, ma data la tua recensione depenno immediatamente dalla WL!!!
RispondiEliminasono d'accordissimo con te..sarebbe stato un ottimo romanzo peccato
RispondiEliminaHo visto il film e successivamente pensavo di leggere il libro..dopo aver letto la tua recensione, sono contenta di non averlo fatto :P
RispondiEliminaChe peccato...e pensare che il film è talmente bello :-)
RispondiEliminacome ben sai sono d'accordissimo con voi!
RispondiEliminauna gran delusione...
A me il film era piaciuto moltissimo ma nn ho mai letto il libro e a questo punto dubito che lo farò... Per una volta pare che il regista abbia colto e sviluppato le potenzialità della storia più dello scrittore: l'eccezione che conferma la regola :-)
RispondiEliminaUn sacco di persone ho letto che non hanno apprezzato il libro..io mi sono limitata a vedere il film, ma a questo punto, non credo proprio che approfondirò la questione!
RispondiElimina:/ :(
RispondiEliminaIo non sono rimasta così delusa, sinceramente. Sarà che ho scisso l'idea che mi ero fatta del film da quella del libro. Penso che nelle intenzioni i Fitzgerald non ci fosse quella di scrivere un romanzo introspettivo e psicologico sul personaggio quanto creare un racconto grottesco e c'è riuscito alla perfezione. Ovviamente questo è solo il mio modesto pensiero!
RispondiEliminaCerto, però io sono del parere che avere un'idea così interessante e sfruttarla poco, non emozionando il lettore, è un peccato. Per me puoi pure aver scritto il racconto grottesco perfetto, ma se non mi arriva, se non mi coinvolge, c'è poco da fare...
Eliminachissà cosa voleva dire Fitzgerald... non è detto che il film rispecchi la prospettiva dell'autore... in ogni caso a me il film è piaciuto e per il momento non credo di riuscire a inserire questo racconto nella lista da leggere... ma mi piacerebbe approfondire...:-)
RispondiEliminaNo, anzi, probabilmente non la rispecchia, ma rimane il fatto che, a mio parere, ha saputo cucire sul personaggio una storia più bella ed emozionante... ;-)
EliminaPeccato! Il film è così carino *-*
RispondiEliminaPochi giorni fa avevo letto la recensione di Clody, anche lei delusissima da questo libro ed ero rimasta spiazzata... il film è così emozionante, travolgente e ben strutturato, dopo aver letto anche la tua recensione sono convinta che non lo leggerò mai!
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