Teaser Tuesdays è una rubrica ideata dal blog Should Be Reading. Consiste nel prendere il libro che si sta leggendo, aprirlo in una pagina a caso e condividere un passo tratto da quella pagina. Io, però, ho deciso di non seguire la regola della "pagina a caso", ma sceglierò la citazione personalmente (senza fare spoilers, promesso!).
Buona sera a tutti! Ecco il teaser di oggi, da un libro che sto adorando! Robespierre mi mette addosso un'allegria pazzesca! :-D
«Arrivederzi, zignore» saluta Robespierre con la sua vocina buffa, regalando un sorriso smagliante a un signore che sta uscendo con una pastiglia di digitale nella borsa e che di certo non tornerà a trovarli per far sapere loro com’è andata a finire e se il veleno sia stato effettivamente di suo gradimento.
«Ma la vuoi smettere?» lo rimprovera Amelia al culmine di uno scoppio d'ira trattenuto a stento, non appena la porta d'ingresso si richiude alle spalle dell’uomo. «Quante volte ti devo ripetere di non dire “arrivederci” ai nostri clienti? Spiegami per quale ragione non ti entra in testa che non vendiamo loro cose perché tornino a farci visita e a comprarne delle altre. E già che ci siamo, smettila anche con quel tuo “buonzorno, ha vissto che bella giornata oggi?» gli dice imitandolo alla perfezione. «Non è una bella giornata, non è mai una bella giornata. Da dove ti è venuta la meravigliosa idea di accogliere i clienti con quel tuo sorriso a trentadue denti? La gente non viene mica qui per ammirare la tua bella faccia! Non ti basta il telegiornale che ti facciamo vedere tutte le sere per capirlo? Ah! Non ne posso davvero più di te, signorino! Non ne posso più!»
[da Morire dal ridere di Maria Antonietta Usardi]
Voi invece cosa leggete? Se vi va, lasciate il vostro teaser nei commenti!
"Le gambe delle donne erano una fissazione di Truffaut, ma anche la mia. Nessun viso femminile esprime tanta personalità, le gambe e i piedi delle donne sono parlanti. Non solo le gambe lunghe e ben fatte, proprio tutte, potrei indovinare il carattere di una donna dalle gambe."
RispondiEliminaC. Comencini, "Lucy", pag 44
Non è grandioso tornare a leggere con questo? :')
Eh sì... direi che hai scelto bene il tuo ritorno al mondo dei libri! ♥
EliminaIo sto leggendo Stay - Un amore fuori dal tempo (iniziato ieri) e Il bacio della morte!
RispondiEliminaUh, lo voglio leggere anch'io il primo! *_*
EliminaSembra carino questo libro stando a questo teaser. magari lo metto in wishlist :)
RispondiEliminaTe lo consiglio, è davvero molto molto molto carino!! :)
EliminaAhahah, mi sa che ti dovevo dare ascolto e leggerlo, 'sto Robespierre! :D
RispondiEliminaQuesto è il mio (non altrettanto allegro) teaser:
«Mariuccia...» disse con una voce roca che sembrava quella di una fumatrice incallita.
«Comandi» risposi di getto.
Lei mi guardò per un istante lunghissimo e poi, un po’ intimorita,parlò di nuovo: «Me lo darebbe un pettine?».
Fui colta di sorpresa da quella richiesta. Mi frugai nelle tasche del grembiule, portavo sempre un piccolo pettine con cui sistemarmi nel caso dovessi farmi vedere dalla caposala. Lo presi e stavo quasi per darglielo quando ricordai che alle pazienti non era
permesso maneggiare oggetti di nessun tipo, salvo le posate di plastica a pranzo. Potevano farsi del male o farlo ad altri.
Ma poi guardai di nuovo quella donna. Avrà avuto una sessantina d’anni, il viso scavato dalla sofferenza e quei capelli crespi, dove il grigio non era ancora riuscito ad avere il sopravvento sul rame che un tempo doveva essere stato molto intenso. Erano capelli che non volevano saperne di stare a posto.Mi resi conto che la sua era una richiesta del tutto naturale e ragionevole.
«Ma certo» dissi e le consegnai il pettine.
Come immaginavo, non se lo infilò in bocca né lo usò per tentare di cavarmi un occhio. Con le mani che le tremavano lo avvicinò cauta alla testa e con una delicatezza infinita iniziò a passarselo tra
quei capelli che probabilmente non vedevano un pettine da decenni.
La donna chiuse le palpebre, come per assaporare un cibo delizioso e perduto da troppo tempo e quasi subito una lacrima le rigò il viso.
Mi sentii un groppo stringermi la gola, ma cercai di resistere.
«Che bei cavei siora, xe proprio un bel color el suo.» La donna riaprì gli occhi e tirò su col naso. Le diedi un fazzolettino e lei si asciugò gli occhi e si soffiò il naso.
«Lo sa che è la prima volta che qualcuno fa qualcosa per me, da quando sono qui dentro?» Lo disse piano, come se le costasse fatica pronunciare quelle semplici parole.
Marta che aspetta l'alba, M. Polidori
Molto bello il tuo! :)
EliminaSono lusingatissima!grazie!!!
RispondiEliminaChe bella sorpresa!!!