martedì 4 settembre 2012

Teaser Tuesdays #18



Teaser Tuesdays  è una rubrica ideata dal blog Should Be Reading. Consiste nel prendere il libro che si sta leggendo, aprirlo in una pagina a caso e condividere un passo tratto da quella pagina. Io, però, ho deciso di non seguire la regola della "pagina a caso", ma sceglierò la citazione personalmente (senza fare spoilers, promesso!).

Buonasera! Ecco il teaser di oggi:
«Il mio nome è Johnny e sono morto da un mese».
Pino non credeva ai suoi occhi. Quell'insetto di fronte a lui parlava, ma la cosa che più lo sorprendeva era il modo in cui lo faceva. Quel mostro mezzo mosca e mezzo non-so-che-cosa parlava come un uomo. Non solo, la sua voce era chiara, limpida e forte, e il lessico e la sintassi impiegati appartenevano al bagaglio culturale di una persona istruita. Lo stupore che all'inizio manifestò nei confronti di questo fenomeno da baraccone gli impedì per qualche minuto di seguire il suo racconto. Senza rendersene conto, chiese a quella cosa:
«Scusa, puoi ricominciare da capo?».


[da Trenodia di Elena Copelli, pag.17]

Al solito, se anche voi avete voglia di partecipare, lasciate pure il vostro teaser nei commenti! :) Buone letture!

2 commenti:

  1. :D

    Fumare era diventata la cosa che preferivo al mondo. Era come avere una consolazione istantanea, in qualunque luogo, in qualunque momento. Ecco perché i miei fumavano, pensai. Quella parte di me che lucidava bigiotteria per ore e si pettinava i capelli fino a farsi lo scalpo, ora accendeva una sigaretta dietro l'altra e poi le spengneva con nonchalance sotto il tacco. Venne fuori che ero sempre stato un fumatore. Solo che prima lo ero senza sigarette.
    [Correndo con le forbici in mano, A. Burroughs]

    Una a caso.(?) :D

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  2. Il tuo teaser di oggi è davvero curioso ^__^
    Il mio è tratto da "il circolo delle giovani vedove" di Jill Sooley:
    Non mi sento in colpa come dovrei per quello che ho confessato a Georgia, perché le ho semplicemente detto la verità, cosa piuttosto rara per me in questi giorni. Sono in attesa delle conseguenze, ma non accade niente. Nessuno mi maledice o mi schernisce quando cammino per strada o lungo la spiaggia. Al contrario, la gente continua a guardarmi con compassione, e sono quasi delusa di non essere ancora stata smascherata

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