giovedì 31 maggio 2012

In punta di piedi, sul ciglio estremo del mondo (Gli incubi dei pesci rossi #1)


Scrivo e cancello, scrivo e cancello. Mi servirebbe qualche parola intelligente per presentarvi questa nuova "rubrica" del blog, ma non so bene cosa dire. Sarà l'emozione... boh.
Ehm... partiamo dal titolo: Gli incubi dei pesci rossi. Proviene da Stagnola, una canzone de Le Luci Della Centrale Elettrica - che amo. Cosa vorrà dire?, vi starete chiedendo. Bella domanda. Non lo so bene nemmeno io. Ma volevo usarlo. Interpretatelo un po' come volete.
Un'altra cosa posso dirvi: non sarò io ad occuparmene, ma la mia amica 21 grammi. Alle mie recensioni banali e "razionali", quindi, si affiancheranno i suoi "farfugliamenti, le cose personali, le improvvisazioni imperfette e sbavate", insomma... commenti e pensieri di pancia, quello che le viene dal di dentro durante o dopo le sue letture.
Io quando leggo quello che scrive c'ho sempre un po' gli occhi lucidi. Quindi, bhé, proprio non potevo non invitarla su questo mio posticino. Le ho dato carta bianca, e lascio a lei la parola...
- Matteo

Quando Matteo mi propose di partecipare al suo blog, gli risposi di no. Mi sembrava un'intrusione. E poi non sapevo cosa aspettarmi, non sapevo cosa si aspettasse, non mi sentivo all'altezza, e l’ansia mi aveva assalito più del solito, portandomi a rinunciare.
Cosa mi ha fatto cambiare idea? La sua disponibilità. Gli ho detto che non sarebbero state recensioni vere e proprie, perché la verità è che io non so scriverle. E lui non ha battuto ciglio, perché sa chiedere alle persone solo quello che sanno darti. A lui basta quello che sei.
Ancora non ho capito perché mi sta dando fiducia, ma lo ringrazio per avermi aperto la sua casa. Ne sono lusingata. L’ho visto crescere e maturare qui dentro, dar voce ad una parte di sé che di solito, chissà perché, rimane sempre un po’ in ombra. Spero di non deluderti, Matte.
P.S. Qui dentro non ho mai visto temporali. ;)
- 21 grammi



Stamattina la sveglia è suonata, l'ho spenta al primo trillo perché volevo dormire ancora, e sono rimasta così, nel dormiveglia. Nessun pensiero attivo, ma qualcosa mi risuonava nella testa. Una sensazione di improrogabilità, un'urgenza, come di qualcosa che mi stava scappando dalle mani, qualcosa da dover tamponare subito, a cui cercare rimedio. Qualcosa, la mia vita.
E allora ho capito.
Una frase mi era rimasta appiccicata addosso per tutta la notte, di un libro che avevo appena cominciato:
La vita si deve prendere all'ingrosso altrimenti se ci fai troppo le pulci non si salva nessuno.
Non sei tu a scegliere le frasi che ti colpiscono, sono loro a scegliere te. Magari lì per lì pensi che devi segnartele, ma poi scivolano via.
Quella frase io non me l'ero neanche appuntata. L'avevo letta, assaporata, come quando ti passi una caramella da una guancia all'altra, ma poi sono andata oltre. Evidentemente è rimasta appigliata a qualche spuntone, dentro, senza neanche che me ne accorgessi. A colmare un bisogno, la risposta che cerco da un po' di tempo a questa parte.

Come le frasi, anche i libri non li scegli, ma sanno loro quando venire a cercarti. Matteo lesse La vita accanto qualche mese fa, e me lo consigliò con il riguardo che meritano le letture speciali. Lì per lì però lasciai che si perdesse nella mia wishlist. È tornato fuori un paio di sere fa, quando ero particolarmente giù, disillusa e in attesa di qualcosa che non arriva. Un amore, un cambiamento, qualcosa che dia un senso alle giornate.
Fiorisce tra le sue parole come un dono inaspettato. Perché Matteo è così, magari fa fatica con le parole, però dove quelle non arrivano, arrivano i libri che ti passa tra le mani. Le cose che vuole dirti, il conforto o il coraggio che vuole infonderti, te le dice così. Attraverso i suoi amici più cari. E a te non resta che ringraziarlo, sapendo già che dovrai farlo di nuovo a lettura ultimata.

Questa mattina ho proseguito la lettura, ma non l’ho ancora terminata. Eppure le riflessioni e le sensazioni che trasmette sono così forti, che tanto basta per indurmi a scrivere.
Rebecca è una bambina la cui bruttezza le pregiudica la vita. Ed è facile identificarsi con lei, è facile per chi conosce quel senso di inadeguatezza. Per chi sa cosa significa camminare per le strade e sperare di passare inosservato. Per chi vorrebbe essere trasparente.
Io, ripeto, sono a metà romanzo; non lo so se Rebecca si salverà o no. Se per lei ci sarà speranza o la vita le riserverà ancora dolore. Però so che ci proverà, perlomeno lo spero.
Rebecca, provaci. Sei sempre stata in un angolo, buona buona per non disturbare. Pensando che la tua esistenza fosse un torto verso gli altri, non sapendo che il torto l'avevi ricevuto tu, per non essere stata amata abbastanza. Non ha senso mettersi in fila aspettando da brava il tuo turno, perché -forse l’ho capito tardi, ma- quello non arriva. Affanculo le buone maniere. La vita non ti aspetta, e per avere anche solo una briciola devi graffiare, e mordere, e pretendere.
La vita si deve prendere all’ingrosso. Mettine nei sacchetti quanto più puoi, così da esserne sazia. Non alzare le spalle come a dire "non fa nulla se non ce n’è più", punta i piedi e dì "io ne VOGLIO ancora. E ancora. E ancora."
Abbuffati di vita, Rebecca.
E un po’ lo dico a lei, e un po’ lo dico a me.  
E questa volta mi tocca ringraziare Matteo anche a metà lettura, che non sapeva neanche l'avessi iniziato. Grazie per il coraggio che mi soffi attraverso i libri. Per quelli che mi consigli e che mi parlano nel sonno.

martedì 29 maggio 2012

Teaser Tuesdays #5


Buonasera! Eccomi col quinto appuntamento dedicato a Teaser Tuesdays, che prende spunto dalla rubrica ideata dal blog Should Be Reading. Come vi ho detto la volta scorsa, ho deciso di seguire delle regole mie, ovvero: pubblicare (facendo ovviamente attenzione a non fare spoilers!) un passo che mi ha colpito tratto dal libro/e-book che sto leggendo, sperando di incuriosirvi e farvi venire voglia di leggerlo! Siete pronti?! Ecco il teaser di oggi:
Al tramonto del giorno successivo, la comparsa del ponte George Washington annunciò il loro arrivo a New York.
Leaf era sopraffatto dalla vista. Era una giornata limpida e si vedeva l'intero skyline fin dalla sponda opposta del fiume. Leaf era già stato a New York. La prima volta per i festeggiamenti del Quattro Luglio. La seconda per vedere il circo Barnum. C'erano palazzi alti anche allora, d'accordo, ma non così alti.
Anche Nick e Allie erano sconvolti. Leaf pensò che quel panorama spettacolare avesse colpito pure loro. E in effetti era vero, ma per un motivo completamente diverso.
- Penso di sapere dove dovremmo andare - disse Nick. La sua voce suonava stranamente vuota.
Allie non rispose per un lungo momento. - La nostra strada non passa da Manhattan - replicò alla fine. - Faremmo meglio a restare da questa parte del fiume e proseguire verso sud.
Nick guardò di nuovo la città. - Dì quello che vuoi ma io ci vado.
E quella volta Allie non obiettò.
Superarono il ponte buio e dovettero camminare tutta la notte per raggiungere il cuore della città.
I grattacieli di Manhattan avrebbero lasciato Leaf senza fiato, se l'avesse avuto. Però furono le due torri argentee, scintillanti sotto i primi raggi di sole, a lasciarlo letteralmente sbalordito. Due monoliti identici, due gemelli d'acciaio e cristallo che riflettevano la luce dell'alba e che sorgevano sulla punta meridionale della città.
- Non sapevo che esistessero palazzi così - disse Leaf.
Allie sospirò. - Non esistono... Non più.
Leaf avrebbe detto che la tristezza nella voce di Allie potesse scendere fino al centro della Terra.


[da Everlost di Neal Shusterman]
Se avete voglia di partecipare, scrivete un teaser dal libro che state leggendo nei commenti! Siete liberi di scegliere se prendere un passo a caso (come prevedono le regole originali della rubrica) oppure una citazione che vi ha colpito particolarmente! Buone letture!

Over There #1: "Suffocate" di S. R. Johannes


Nelle ultime settimane, grazie alla nascita di storie dentro storie e alla mia rivalutazione di generi letterari che prima evitavo quasi come la peste, sto seguendo, oltre a una marea di blog italiani, anche una manciata di blog americani, un po' per la semplice curiosità di vedere come se la passano i bloggers lontani da qui, ma un po' anche per trovare l'ispirazione per nuove iniziative o... nuove letture.

Leggo e capisco abbastanza bene l'inglese (articoli sul web, i testi delle canzoni, qualche film sottotitolato, e via dicendo), però devo ammettere che non mi sono mai cimentato nella lettura di un libro in lingua originale. La voglia di provarci ce l'ho avuta diverse volte: per esempio, anni fa ho comprato Harry Potter and the Deathly Hallows appena uscito, perché dovevo sapere come sarebbe finita la saga e non volevo aspettare mesi e mesi per l'uscita italiana. Ecco. Mi sono arreso alla seconda pagina. E ora sta lì, in libreria, tanto triste, a prendere polvere. Ho sempre quella paura di... perdermi qualche passaggio importante, capire l'esatto opposto, fare una confusione pazzesca. Però, gli anni passano, il mio inglese migliora un pochino sempre più, la curiosità nei confronti di certi libri è tanta... allora mi sono detto: "devo continuare a provarci!" Sì, okay, con un po' più d'impegno magari... però voglio farlo, voglio riprovarci. Ora che ho il Kindle, poi, col vocabolario "leggero" e sempre a portata di mano, dovrebbe essere pure più facile. Staremo a vedere...

Insomma, mi sto interessando anche a qualche libro straniero, quindi tutta questa introduzione era per dire che questa nuova rubrica, Over There (titolo tratto da due episodi di Fringe, una delle mie serie tv preferite), nasce con l'intenzione di mostrarvi, senza una cadenza fissa, libri inediti in Italia che mi attirano in modo particolare, sperando che magari in futuro vengano tradotti e pubblicati da qualche anima pia anche da noi, oppure che prima o poi tenterò di leggere in lingua originale.

Il libro che ho scelto per inaugurare questo nuovo appuntamento è Suffocate di S. R. Johannes, una novellette (un testo più lungo di un racconto ma più corto di una novella) pubblicata negli USA da Coleman & Stott il 21 maggio (solo in edizione e-book). È la prima parte di The Breathless Series, una trilogia young-adult che coniuga thriller, distopia e science fiction. Il sequel, Choke, uscirà nell'autunno 2012, mentre per leggere il capitolo conclusivo, Exhale, bisognerà attendere l'inverno 2013.

Titolo: Suffocate
Autore: S. R. Johannes
Pagine: 30
Prezzo: e-book 0.89 €
Per secoli, il mondo al di fuori del Bioma è stato invivibile. Oggi, per la prima volta, qualcuno tenterà di uscire nella soffocante ecosfera. Eria non è preoccupata: suo padre è uno scienziato e ha testato molte volte e con successo le Bio-Suit, delle nuove speciali tute che dovrebbero finalmente permettere l'apertura dell'eco-bolla in cui vivono. Dovrebbe essere un giorno importante, un giorno di festa, ma qualcosa va storto. Nel bel mezzo della tragedia, Eria scopre una profonda cospirazione che colpisce direttamente l'aria che respira.
Se i responsabili del disastro dovessero scoprire quello la ragazza sa, le darebbero la caccia fino a quando non esalerà il suo ultimo respiro.
[trama tradotta e, in alcune parti, "creata" da me - con l'ausilio dell'estratto che è possibile leggere in anteprima  su Amazon - perdonatemi gli eventuali errori!]

È un e-book di sole 30 pagine, e costa pochissimo, quindi penso che proverò a leggerlo molto presto. Vi  terrò aggiornati, ovviamente!

[Se volete provare a vincerne una copia, qui trovate un giveaway internazionale organizzato da Hannah di Once Upon A Time, il blog grazie al quale ho scoperto questo libro. Affrettatevi, però... avete tempo solo fino domattina alle 6!]

Voi come ve la cavate con la lettura in lingua originale?
E cosa ne pensate di questo Suffocate?! Aspetto i vostri commenti!

lunedì 28 maggio 2012

Clock Rewinders #2


Salve! Rieccomi con questa nuova rubrica che prende spunto dall'originale Clock Rewinders on a Book Binge, ideata da On a Book Bender e 25 Hour Books. Per chi non lo sapesse, è una sorta di riassunto della settimana appena trascorsa: cos'è accaduto di interessante sul mio blog e su quelli altrui, le ultime letture, gli acquisti più recenti, gli ultimi libri aggiunti alla wishlist, e altro.

[ la scorsa settimana su storie dentro storie ]
  • Ho deciso di inaugurare questo nuovo appuntamento settimanale.
  • Vi ho dato una piccola anticipazione da Il labirinto di James Dashner, e l'ho recensito.
  • Ho ricevuto un sacco di premi! No, non è vero. In realtà, li avevo ricevuti un po' prima, ma solo la scorsa settimana ho deciso di condividerli sul blog. *pigrizia mode on*
  • Mi sono messo a capo di una rivolta contro l'editoria italiana. Finalmente ho pubblicato Lost in Translation #2.
  • Ho elogiato i prezzi competitivi e la vasta gamma di generi letterari della "neonata" Tre60.
  • Con Friday Finds #5, ho condiviso le trame di un paio di libri che mi intrigano molto.
  • E non poteva di certo mancare un nuovo appuntamento con le nostre amate dediche!
  • Infine, la mia prima collaborazione con una casa editrice... ma di questo parlerò meglio nei prossimi giorni!
[ la scorsa settimana nella blogosfera ]
  • Mr. Ink, con questa recensione così sentita, mi ha fatto venire ancora più voglia di leggere La donna dei fiori di carta di Donato Carrisi.
  • Glinda Izabel ha messo in palio una copia di The Awakening di Kelley Armstrong attraverso un giveaway. Avete tempo fino alla mezzanotte del 7 giugno per partecipare!
  • Silvia ha scritto una bellissima recensione per Cockeyed di Ryan Knighton, che ovviamente è finito in wishlist.
[ le mie letture ]
  • Durante la scorsa settimana, ho iniziato e terminato la lettura di Il labirinto di James Dashner.
  • Ieri ho iniziato a leggere Everlost di Neal Shusterman e In stato di ebbrezza di James Franco.
[ i miei acquisti ]
Lunedì scorso, grazie a quest'articolo, ho scoperto la Maze Runner Series e ho dovuto acquistare il primo libro della saga, ovvero Il labirinto (edizione e-book).


Poi ho acquistato:
  • Dentro Jenna di Mary E. Pearson (Giunti) - mio primo acquisto su comprovendolibri: pagato la metà del prezzo di copertina (comprese le spese di spedizione), è arrivato in perfette condizioni! ^^
  • L'arte di amare di Ovidio - preso sabato, in edicola; fa parte della collana I classici del pensiero libero - Greci e Latini del Corriere della Sera (in collaborazione con la casa editrice BUR).
  • Il diavolo di Lev N. Tolstoj - uscito ieri, sempre in edicola, per la collana I libri della domenica de Il Sole 24 Ore).
[ ultimo libro aggiunto alla mia wishlist ]
[ citazione della settimana ]
- Non ci sono adulti qui. Solo ragazzi. E mostri.
- Mostri! - esclamò Nick. - Fantastico. Meraviglioso. Sono così contento d'averlo chiesto.
Allie restò impassibile. - I mostri non esistono.
Lo sguardo di Leaf andò da lei a Nick, poi tornò su Allie.
- Qui sì.
da Everlost di Neal Shusterman

domenica 27 maggio 2012

"Il labirinto" di James Dashner (recensione)



Sono in piena distopia-dipendenza. Ma questo probabilmente l'avevate già capito dalle scorse recensioni.
Ad ogni modo... lunedì scorso, girovagando nella rete, mi sono imbattuto casualmente in 50+ Fantastic Young Adult Dystopian Novels, una lista piuttosto vecchiotta (è del 2009) di young-adult distopici. Mentre la leggevo con gli occhi che mi brillavano e l'acquolina in bocca, pensavo che prima di entusiasmarmi troppo, forse era il caso di controllare prima quali e quanti di questi libri fossero già arrivati da noi. Ecco, appunto. Non l'avessi mai fatto! Un'ecatombe. Parecchi sono effettivamente arrivati nelle nostre librerie, peccato però che tante serie sono anche state interrotte e probabilmente non verranno mai completate. Ma magari di questo parlerò un'altra volta. Sì, perché quello che mi preme dire, cioè il motivo di tutto 'sto preambolo, è che tra tutto sto ben di dio, ho scovato The Maze Runner, ovvero il primo libro (di una trilogia) che Fanucci ha pubblicato solo l'anno scorso, col titolo Il labirinto. Trama intrigante, prezzo dell'e-book molto conveniente rispetto a quello dell'edizione cartacea (4.99 € invece di 17)... potevo resistere? Il tempo di concludere l'acquisto, e già ce l'avevo sull'e-reader. L'ho letto in una settimana (troppo!) ed ora ve ne parlo un po'...


TitoloIl labirinto
Titolo originaleThe Maze Runner
Autore: James Dashner
Traduttrice: Annalisa Di Liddo
Data di uscita: 1 giugno 2011
Editore: Fanucci (Teens International)
Pagine: 428
Prezzo: cartaceo 17 €, e-book 4.99 €


TramaQuando Thomas si sveglia, le porte dell'ascensore in cui si trova si aprono su un mondo che non conosce. Non ricorda come ci sia arrivato, né alcun particolare del suo passato, a eccezione del proprio nome di battesimo. Con lui ci sono altri ragazzi, tutti nelle sue stesse condizioni, che gli danno il benvenuto nella Radura, un ampio spazio limitato da invalicabili mura di pietra, che non lasciano filtrare neanche la luce del sole. L'unica certezza dei ragazzi è che ogni mattina le porte di pietra del gigantesco Labirinto che li circonda vengono aperte, per poi richiudersi di notte. Ben presto il gruppo elabora l'organizzazione di una società ben ordinata e disciplinata dai Custodi, nella quale si svolgono riunioni dei Consigli e vigono rigorose regole per mantenere l'ordine. Ogni trenta giorni qualcuno si aggiunge a loro dopo essersi risvegliato nell'ascensore. Il mistero si infittisce un giorno, quando - senza che nessuno se lo aspettasse - arriva una ragazza. È la prima donna a fare la propria comparsa in quel mondo, ed è il messaggio che porta con sé a stupire, più della sua stessa presenza. Un messaggio che non lascia alternative. Ma in assenza di altri mezzi visibili di fuga, il Labirinto sembra essere l'unica speranza del gruppo o forse potrebbe rivelarsi una trappola da cui è impossibile uscire.

Il mio commento

Inizi la lettura, e subito ti ritrovi spaesato e confuso. Esattamente come il protagonista de Il labirinto, primo capitolo della trilogia distopica creata dalla penna di James Dashner. Si chiama Thomas, si è appena risvegliato in un ascensore e non ha ricordi della sua vita passata, tranne il suo nome. Le porte si aprono, ed egli si ritrova catapultato nella Radura, uno strano luogo mai visto prima, circondato da mura altissime e da un Labirinto che pare senza via d'uscita. Qui trova altri ragazzi (una sessantina circa, tutti maschi) che si sono organizzati e divisi i lavori come una sorta di piccola società autonoma, e che usano addirittura un gergo tutto loro (sembrava che avessero preso un'altra lingua e che l'avessero innestata sulla propria). Pian piano cerca di non farsi prendere dallo scoramento, visto l'incubo in cui si è ritrovato, e di abituarsi a questa nuova vita, anche grazie all'aiuto di un ragazzo col quale stringe fin da subito un forte legame, Chuck - tra l'altro, è proprio lui a darci qualche informazione in più su Thomas.
«Chuck, quanti... Secondo te quanti anni ho?»
Il ragazzo lo squadrò da capo a piedi. «Direi sedici anni. E nel caso in cui te lo stessi chiedendo, un metro e settantacinque... capelli castani. Oh, e brutto come un fegato infilzato.» 
Finché un giorno, inaspettatamente, arriva una ragazza. Con un messaggio. E... tutto cambia.

Cover originale
Il romanzo, nel complesso, mi è piaciuto, ma non mi ha entusiasmato. Le aspettative, nonostante il fatto che la trama fosse apparentemente molto semplice, e neanche tanto originale (c'è un po' di Hunger Games, un po' de Il Signore delle Mosche, un po' di Cube, e via dicendo), erano tante, e in parte sono state deluse. Ma... mi spiego meglio.
Innanzitutto, la prima metà del libro, se fosse stata leggermente più corta e meno prolissa, ne avrebbe solo guadagnato, tant'è che, seppur curiosissimo di sapere come il tutto si avrebbe evoluto, la lettura è proceduta un po' a rilento. C'è da dire, però, che nella seconda metà migliora parecchio, e alla fine risulta difficile staccarsene. (Per capirci: ho letto le prime duecento pagine in quasi cinque giorni, e le rimanenti duecentotrenta in un giorno e mezzo.)
Seconda cosa, il gergo è piuttosto fastidioso, specialmente ad un primo impatto. Parlo di roba tipo pive (pivello), Fagio (Fagiolino - è così che viene chiamato l'ultimo arrivato), sploff (merda), caspio, e via dicendo, che in teoria dovrebbero rendere il tutto più gggiovane, e invece... irritano solamente.
Terzo, ho riscontrato diverse volte l'assenza di quella scorrevolezza e di quella fluidità che rendono un libro mozzafiato, di quelli che non dormiresti e divoreresti in una notte per quanto ti prendono e catturano e spediscono altrove. Non so se ciò sia dovuto ad alcune imprecisioni nella traduzione, però il fatto che spesso mi sono trovato di fronte a noiose ripetizioni (sinonimi, questi sconosciuti!), bhè, ecco, mi fa supporre di sì. E tutto ciò ovviamente non poteva non influire sull'andamento della lettura, e quindi sul giudizio finale.
Però, ripeto, mi è piaciuto. Ho trovato molto originale l'idea del labirinto, delle sue mura che si spostano ogni notte e dei Dolenti (le creature che lo popolano), e bella anche l'idea della Mutazione (che fa riaffiorare ricordi vaghi). Perfetta la resa dello spaesamento in cui si trovano i ragazzi, e di conseguenza anche il lettore, che viene quindi portato a farsi una miriade di domande e ad attendere con ansia e trepidazione che a qualcuna di essa venga data risposta (e di risposte ce ne sono parecchie, non preoccupatevi). Non mancano i momenti forti e devastanti, che stravolgono un po' tutto (e tutti), e tanti sono anche i momenti adrenalinici e i colpi di scena che alimentano la tensione e ti spingono a rimuginare continuamente su ciò che hai appena letto, alla continua ricerca di una logica. Il finale, poi, che fa capire che in realtà dietro a tutto ciò c'è qualcosa di molto più grande di un semplice gioco perverso messo in atto da gente annoiata, promette bene e ti lascia con tanti nuovi dubbi e interrogativi, che non vedi l'ora di sciogliere.
Insomma... un romanzo che ha i suoi difetti, ma che ha anche diversi pregi, e che quindi non posso assolutamente bocciare. Anzi, chi ama il genere fantascientifico e distopico, vi troverà sicuramente pane per i propri denti!

P.S. La copertina italiana, con quel labirinto stilizzato e quella faccia un po' da psicopatico che c'entra ben poco, a mio parere non rende per niente. Peccato, l'originale è così bella... 


Maze Runner Series
#0 The Kill Order (prequel), 14 agosto 2012 negli USA
#1 The Maze Runner, 2009 (Il labirinto, 2011)
#2 The Scorch Trials, 2010
#3 The Death Cure, 2011

sabato 26 maggio 2012

Dedicated to... #3


Salve! Ecco finalmente il terzo appuntamento con Dedicated to..., che raccoglie dediche - poetiche ed emozionanti o simpatiche e diverse dal solito - tratte dai libri.

Non potete immaginare quanto mi renda contento il fatto che questa rubrica vi piaccia molto. È la mia preferita, e devo ammettere che ne vado proprio fiero. Fosse per me la pubblicherei quasi ogni giorno, ma devo andarci piano... non voglio stancarvi né tanto meno rimanere senza dediche!

La puntata di oggi, come noterete, è a tema: è infatti quasi completamente dedicata ai genitori. La prima che vi mostro è tratta da Gli occhi di Mr. Fury di Philip Ridley.



La seconda proviene da Una madre non dimentica, un bellissimo e struggente romanzo di Naseem Rakha. Assolutamente consigliato!



L'ultima dedica, invece, è tratta dal romanzo Bianca come il latte, rossa come il sangue di Alessandro D'Avenia.



Io le trovo tutte e tre molto belle, proprio non riesco a scegliere la mia preferita!
Voi che ne pensate? Vi piacciono?

venerdì 25 maggio 2012

Friday Finds #5


Come ogni venerdì che si rispetti, ecco un nuovo appuntamento con Friday Finds, rubrica creata dal blog Should Be Reading, che consiste nel mostrare i libri particolarmente interessanti scoperti durante la settimana.

Quella di oggi sarà una puntata tutta dedicata alla narrativa italiana! Il primo libro che voglio segnalare è un romanzo pubblicato lo scorso 18 aprile da Rizzoli.

Titolo: La libreria dell'Armadillo
Autore: Alberto Schiavone
Pagine: 202
Prezzo: cartaceo 16 €, e-book 11.99 €
Un vecchietto smemorato scende di casa per comprare le sigarette e al posto del resto la tabaccaia gli offre un biglietto del SuperEnalotto. Senza nemmeno seguire l'estrazione, quella sera infila il biglietto tra le pagine di un romanzo. Uno di quelli fuori catalogo, che ormai non stampano più. Peccato, poteva essere lui il vincitore. Ma il destino di ogni libro è imprevedibile: per un caso fortunato, il volume finisce nelle mani di un libraio che sta lottando per salvare il suo negozio dalla chiusura. E sempre il caso vuole che a domandargli quel romanzo introvabile sia Francesca, affascinante, con lo sguardo intenso e la battuta pronta. Il libro però è già sparito - con il biglietto dentro - perché Tzu Gambadilegno, un ragazzo cinese, alto due metri e zoppo, l'ha rubato mentre consegnava pollo fritto a casa del libraio. Per fortuna lui, come tutti i librai, somiglia a un armadillo: è testardo, coriaceo e non si arrende di fronte agli ostacoli. Vuole ritrovare il libro e avere una buona scusa per presentarsi a casa di Francesca con un mazzo di fiori... "La libreria dell'armadillo" è un romanzo capace di commuovere, di far sorridere e pensare. Ma è soprattutto una storia sull'amore per i libri all'epoca dell'e-book e della crisi; un omaggio al potere della letteratura.
Il secondo, invece, è una raccolta di racconti in uscita il 31 maggio per Guanda.

Titolo: Strane storie
Autore: Gianni Biondillo
Pagine: 224
Prezzo: cartaceo 16 €, e-book 11.99 € (?)
Uno scrittore in crisi creativa ospite di un castello inquietante, due bambine ribelli che detestano il cibo della mensa scolastica, un archeologo del futuro che cerca il sito del leggendario Expo 2015, un convoglio della metropolitana impazzito, il mito reinterpretato di Tosca, la leggenda urbana dell'autostoppista fantasma, un paio di calzini invisibili... Benvenuti nel mondo immaginifico di Gianni Biondillo che, dopo il grande ritorno dell'ispettore Ferrara in "I materiali del killer", ha deciso di giocare con i generi letterari e di regalarci 17 storie (attenzione, anche i numeri hanno la loro importanza!) dove le cose non sono mai quelle che sembrano. Racconti che spaziano dall'horror al comico, dall'erotico al fantascientifico, dal mistery al grottesco, mescolando luoghi comuni e leggende metropolitane, paure antiche e incubi moderni...
Potrebbero essere delle letture piacevoli e leggere a cui dedicarsi durante l'estate! Che ne pensate?

giovedì 24 maggio 2012

Novità a Tre60 gradi!

Da un paio di mesi nell'editoria italiana ha fatto capolino Tre60, un nuovo marchio editoriale della casa editrice TEA, che si occupa di pubblicare novità italiane e straniere a soli 9,90 €, in edizioni davvero ben fatte, rilegate con copertina rigida e sovracopertina. Come si intuisce già dal nome e dal camaleonte del logo, l'intenzione è quella di spaziare tra vari generi letterari, per accontentare un po' tutti i palati, e di adattarsi all'ambiente circostante, già a partire dal competitivo prezzo di copertina, che a mio parere è una dimostrazione del fatto che, in tempo di crisi, è comunque possibile andare incontro ai lettori, se solo c'è la reale intenzione di farlo.

Sotto il loro marchio sono già usciti diversi libri, dal romance storico (come La ricamatrice di segreti di Kate Alcott, ambientato sul Titanic) al fantasy (come Il bacio della sirena di Tera L. Childs o Dark Shadows di Lara Parker), dalla rivisitazione di grandi classici (La miaomorfosi di Coleridge Cook) al thriller, sia italiano (Lo specchio del male di Davide S. Mazzoli) che straniero (Il seme dell'Apocalisse di Ray Fran), e giusto oggi è arrivato nelle librerie italiane un nuovo intrigante thriller, L'artista della morte di Alejandro Arís, che ho già segnalato la scorsa settimana e che non vedo l'ora di leggere!

Se state cercando un libro avvincente che possa allietare le vostre serate all'insegna del relax, penso che una delle prossime uscite targate Tre60 possa fare al caso vostro. Si tratta di un action-thriller piuttosto misterioso, su uno strano e antico codice da decifrare, forse scritto addirittura da Nostradamus.


Titolo: Profezia finale
Titolo originale: The Prophecy
Autore: Chris Kuzneski
Data di uscita: 31 maggio 2012
Pagine: 416
Prezzo: cartaceo 9.90 €, e-book 4.99 €
Francia, 17 giugno 1566. Pochi giorni prima di morire, un uomo scrive una lettera, la chiude in un cofanetto di legno e, in una postilla al suo testamento, dispone di svelarne il contenuto soltanto molti secoli più tardi...

Stati Uniti, oggi. Dopo aver ricevuto una lettera in codice – un’enigmatica quartina composta in varie lingue antiche –, una giovane insegnante inizia a sospettare di essere pedinata e, intuendo di essere in pericolo, decide di chiedere aiuto al milionario Jonathon Payne e al suo collega David Jones, ex soldati delle forze speciali diventati consulenti del governo americano. Per incontrarli, si reca quindi a una serata di beneficenza organizzata all’università di Pittsburgh ma, proprio mentre sta per mostrare loro una copia della lettera, la donna viene assassinata da un cecchino, che a sua volta muore poco dopo. Decisi a fare luce su quell’omicidio e sul significato della misteriosa quartina, Jones e Payne vengono così coinvolti in un’avventura che li porterà prima a casa della vittima  dove scopriranno che lei aveva mentito sulla sua identità , poi nel caveaux di una banca svizzera e, infine, in un antico castello in Belgio, costantemente braccati da nemici determinati a difendere un segreto custodito da centinaia di anni, un segreto che riguarda il nostro futuro...
Che ne pensate? Vi piacciono i thriller, pensate di comprarlo?
E, più in generale, che idea vi siete fatti di questa nuova realtà editoriale?
Io ho già acquistato due uscite Tre60 e le leggerò molto presto! E sicuramente terrò d'occhio le loro future proposte...

mercoledì 23 maggio 2012

Lost in Translation #2


Salve! Ecco finalmente il secondo appuntamento con Lost in Translation, rubrica che si occupa di segnalare traduzioni o "adattamenti creativi". La scorsa volta mi sono soffermato sull'incipit di Mi chiamo Chuck di Aaron Karo, mentre oggi voglio mostrarvi una carrellata di titoli di libri che hanno subito dei trattamenti piuttosto... particolari.

La prima parte di questo post la voglio dedicare a quegli "adattamenti" che hanno a dir poco stravolto i titoli originali, e che spesso ti fanno pensare "sì, okay, ma che diavolo c'azzecca?". Vi saranno sicuramente capitati davanti casi simili, no?
Il caso più eclatante (anche se non è a tema librario) penso sia quello del film Eternal Sunshine of the Spotless Mind (che si può tradurre con L'eterno splendore di una mente immacolata, verso di una poesia di Alexander Pope) diventato magicamente Se mi lasci ti cancello nella versione italiana: un titolo stupido e banale, che non rende assolutamente giustizia a questa meraviglia di Michel Gondry.
Avete capito il "genere"? Siete pronti? Allora... bando alle ciance, e "godetevi" l'inventiva degli editori italiani!

Altri premi

È un periodo strano, il tempo cambia ogni tre secondi, e i temporali spesso e volentieri ce li ho anche dentro, quindi perdonatemi per la pigrizia, e se ho deciso solo ora di fare un post di ringraziamento per tutti i premi ricevuti ultimamente. Sono sempre più imbarazzato e lusingato, e ovviamente anche contento che il blog vi stia piacendo. Spero di migliorare sempre più. Anche grazie a tutti voi che mi seguite.

P.S. Non me ne vogliate se non mi metto a rigirare i premi agli altri blog che seguo sempre con molto piacere, interesse e passione, ma sono tanti (sia i premi, che i blog) e farei notte. Insomma... scusatemi e non odiatemi!

martedì 22 maggio 2012

Teaser Tuesdays #4


Salve! Eccomi qui per il quarto appuntamento con Teaser Tuesdays, che prende spunto dalla rubrica ideata dal blog Should Be Reading.
È il terzo martedì di seguito che mi ritrovo con un e-book in lettura, e sicuramente la cosa si ripeterà anche in futuro. Quindi, per non essere ripetitivo nello specificare ogni volta che il passo l'ho scelto io perché impossibilitato ad aprire il libro in una "pagina a caso", e visto che vorrei anche evitare di incappare in qualche anticipazione che possa rovinarmi l'andamento della lettura, ci ho pensato su e ho deciso direttamente di cambiare le regole e fare di testa mia: sceglierò (facendo attenzione a non fare spoilers!) un passo che mi ha colpito dal libro/e-book che sto leggendo e lo trascriverò qui, per incuriosirvi e magari farvi venire voglia di saperne di più! Semplice, no?! Ecco il teaser di oggi:
Rimase disteso in silenzio per molto tempo, guardando le stelle e ascoltando i mormorii deboli di varie conversazioni che si sentivano in quel momento attraverso la Radura. Il sonno gli sembrava qualcosa di lontanissimo e non riusciva a scuotersi di dosso la disperazione e lo scoramento che gli pervadevano il cuore e il cervello. [...]
Era stata una giornata infinita. E strana. Era tutto così... assurdo. Si ricordava tantissime inezie sulla vita: mangiare, i vestiti, studiare, giocare, immagini generiche dell'aspetto del mondo. Ma ogni dettaglio che avrebbe dato completezza alle immagini per creare veri ricordi, in qualche modo era stato cancellato. Era come guardare una fotografia coperta da trenta centimetri di acqua limacciosa. E forse, più che qualunque altra cosa, si sentiva... triste. 


[da Il labirinto di James Dashner]
Se volete partecipare, scrivete nei commenti un teaser dal libro che state leggendo! Sta a voi decidere se prendere un passo a caso oppure una citazione che vi ha colpito particolarmente! Buone letture!

lunedì 21 maggio 2012

Clock Rewinders #1


Salve a tutti! Da oggi, ogni lunedì, su storie dentro storie ci sarà questa nuova rubrica che prende spunto dall'originale Clock Rewinders on a Book Binge, ideata da On a Book Bender e 25 Hour Books. Praticamente è... una sorta di riassunto della settimana appena trascorsa: cos'è accaduto di interessante sul mio blog e su quelli altrui, le mie ultime letture, gli ultimi libri acquistati, qualche nuova aggiunta alla mia wishlist, e altro che mi verrà in mente di volta in volta. Insomma, un modo per fare il punto della situazione e mettere in evidenza i nostri amati libri! :D

[ la scorsa settimana su storie dentro storie ]
  • Lo so, pure io m'ero affezionato all'alberello della vecchia grafica, ma avevo bisogno di una seconda colonna al lato (tre colonne totali) per rendere il blog più ordinato (anche in vista di modifiche/aggiunte future), quindi... ho dovuto rivoluzionare il template. Spero abbiate comunque gradito! :)
  • Vi ho mostrato qualche bella dedica, con Dedicated To... #2.
  • Ho cercato di invogliarvi a leggere Unwind - La divisione, l'ho recensito e ho scoperto che avrà ben due seguiti.
  • Vi ho presentato due libri intriganti, che spero di poter leggere al più presto.
  • E ho recensito The Giver - Il donatore.
[ la scorsa settimana nella blogosfera ]
  • Clody ha messo in palio una copia del libro Olivia ovvero la lista dei sogni possibili di Paola Calvetti in un bel giveaway.
  • Juliette ha organizzato un'interessante sfida di lettura incentrata sui libri young-adult: YA Summer Reading Challenge.
  • Denise ha organizzato una sfida riguardante la trilogia di Suzanne Collins: Hunger Games Recap Challenge.
[ le mie letture ]
      
[ i miei acquisti ]

Sabato ho approfittato dello sconto del 20% su tutti i libri per festeggiare Il Maggio dei Libri e ho acquistato:
  • Rimini di Pier Vittorio Tondelli (Bompiani)
  • Zombie Story e altri racconti di Max Brooks (Cooper)
  • Dark Shadows di Lara Parker (tre60)
  • La miaomorfosi di Coleridge Cook (tre60)
Ieri, invece, in edicola ho preso Prima che il buio circondasse ogni cosa di Davide Enia, un libricino (uscito per la collana I libri della domenica de Il Sole 24 Ore) contenente tre bellissimi e commoventi racconti. Per non dimenticare.

Durante la settimana avevo già acquistato La chimera di Praga (Fazi Editore) di Laini Taylor, in edizione e-book.

[ ultimi libri finiti in wishlist ]
      
  • After di Jessica Warman (Mondadori) - grazie a La Fede Librovora
  • La donna dei fiori di carta di Donato Carrisi (Longanesi) - grazie a Mr. Ink
  • Così in terra di Davide Enia (Dalai Editore)
[ citazione della settimana ]
Che stupidi, i sogni. Anche quelli belli sono brutti, perché ti ricordano come la realtà non sia alla loro altezza.
da Unwind - La divisione, Neal Shusterman

domenica 20 maggio 2012

"The Giver - Il donatore" di Lois Lowry (recensione)



TitoloThe Giver - Il donatore
Titolo originaleThe Giver
Autrice: Lois Lowry
Traduttrici: Sara Congregati, Angela Ragusa
Prefazione: Tommaso Pincio
Data di uscita: fine febbraio 2010
Editore: Giunti (collana Y)
Pagine: 249
Prezzo: cartaceo 14.50 €, e-book 8.99 €


TramaJonas ha dodici anni e vive in un mondo perfetto. Nella sua Comunità non esistono più guerre, differenze sociali o sofferenze. Tutto quello che può causare dolore o disturbo è stato abolito, compresi gli impulsi sessuali, le stagioni e i colori. Le regole da rispettare sono ferree ma tutti i membri della Comunità si adeguano al modello di controllo governativo che non lascia spazio a scelte o profondità emotive, ma neppure a incertezze o rischi. Ogni unità familiare è formata da un uomo e una donna a cui vengono assegnati un figlio maschio e una femmina. Ogni membro della Comunità svolge la professione che gli viene affidata dal Consiglio degli Anziani nella Cerimonia annuale di dicembre. E per Jonas quel momento sta arrivando.

Il mio commento

Giovedì mattina la voglia di studiare rasentava lo zero, mi annoiavo e non sapevo quale libro iniziare, così, incuriosito, ho provato a leggere il primo capitolo di The Giver. Dopo un po' avevo già divorato le prime settanta/ottanta pagine.

Sono pagine preparative, in cui ci viene presentato Jonas, il dodicenne protagonista della vicenda, e introdotto il mondo (apparentemente) perfetto in cui vive. Un mondo che ha scelto l'Uniformità, convinto che fosse l'unica soluzione per una vita serena e tranquilla. Niente più guerre, quindi, perché non ci sono differenze. Niente stagioni (il sole e la neve? mai sentiti nominare), e niente colori. Aboliti pure gli impulsi sessuali, curati con una Pillola da prendere al mattino. Il Consiglio degli Anziani, dopo studi e perizie, sceglie quali coppie (rigorosamente eterosessuali, per carità) formare, e allo stesso modo, più tardi, c'è l'assegnazione dei figli (un maschio e una femmina per ogni unità familiare) - figli che ovviamente non sono biologici, dal momento che la procreazione è un compito svolto da un ristretto gruppo di donne (le Partorienti) per un periodo di tre anni. Inoltre, al compimento dei 12 anni, ogni adolescente riceve l'assegnazione della professione da svolgere durante l'età adulta. Insomma l'individualità non esiste, così come non esistono le scelte: si lavora e agisce per il bene della Comunità. Bello, eh? (eeeh, come no...)
Dopo questa prima, interessante, parte introduttiva, quindi, si arriva proprio al momento tanto atteso da Jonas, la cerimonia che gli cambierà completamente il corso della vita. Attende, impaziente e preoccupato, di sapere cosa farà da grande, sperando di non diventare un Puericultore, come suo padre, o un Lavorante, per poi scoprire, finalmente, che avrà il compito più raro e difficile, ovvero quello di Accoglitore di Memorie.
Ecco. Arrivati a questo punto, ci troviamo di fronte a qualche pagina lievemente noiosa, in cui ancora non si capisce bene di che razza di lavoro si tratti. Tant'è che venerdì la lettura è proceduta a rilento.
Ieri, però, durante un viaggio in treno verso la capitale, ho ripreso a leggerlo e ho divorato le ultime stupende centotrenta (circa) pagine in un soffio.
Accogliere le memorie di tutto ciò a cui l'umanità ha rinunciato, per raggiungere una stasi senza emozioni, è un lavoro sofferente, doloroso, spiazzante, ma allo stesso tempo è un compito che... fortifica, fa crescere, e il lettore non può che trovarsi completamente avvolto dalle continue emozioni legate alle nuove scoperte, belle e felici (la neve, la musica, il Natale) o brutte e devastanti (la fame, la guerra), di Jonas. Fino alla sua scoperta più amara, che lo porterà a rivalutare tutto ciò in cui fino ad allora aveva creduto e a mettere in moto dentro di sé la voglia di un cambiamento radicale.

Un libro davvero bellissimo, denso e profondo, toccante e struggente. Tocca temi abbastanza forti (come, per citarne alcuni, l'eutanasia, l'infanticidio, il suicidio), ma con delicatezza, senza mai esagerare nei toni.

Cover originale
Riguardo questo libro ho letto una cosa che ha dell'incredibile: ha subito diverse censure ed è stato addirittura proibito in molte scuole americane. C'è chi lo critica dicendo che è un'istigazione alla ribellione o un libro di propaganda nazionalista. Altri trovano ruffiano e opportunista il fatto che la Lowry abbia dato l'arduo compito di trovarsi in un mondo del genere ad un dodicenne, che in teoria non avrebbe le facoltà critiche per affrontarlo e rivoluzionarlo. No, dico, ma sul serio?! Cavolo, quante pippe mentali! A me è sembrato, invece, esattamente l'opposto: innanzitutto, un inno alla vita, alle piccole cose, alla libertà di scelta, alla diversità e quindi contro il conformismo. E poi, ho trovato la scelta di mettere al centro delle vicende un dodicenne... semplicemente azzeccata: in questo caso, secondo me, solo un ragazzino ingenuo, e non ancora completamente toccato e bacato nel profondo dalla società in cui vive, poteva capire quanto ignobile fosse e quindi cercare di rivoltarvisi contro per far sì che essa potesse mutare.

Il finale... sì, bhè, è aperto, ma io l'ho trovato adatto. Come dire... un po'... a libera interpretazione, ecco. Ti porta a rimuginarci ulteriormente su, ad immaginare vari e possibili scenari. Secondo me, dovrebbe accontentare un po' tutti, i pessimisti e i sognatori. C'è chi penserà che... e chi invece penserà che. Senza specificare cosa, però, che forse ho già detto anche troppo.

In conclusione, un altro romanzo distopico che mi ha fatto completamente perdere la testa, e che consiglio vivamente.

P.S. La prefazione... per carità, bella e interessante. Ma metterla alla fine come postfazione, no? leggetela alla fine, che è meglio.


The Giver Quartet
#1 The Giver, 1993 (The Giver - Il donatore, 2010)
#2 Gathering Blue, 2000 (La rivincita - Gathering Blue, 2011)
#3 Messenger, 2004 (Il messaggero, 2012)
#4 Son, 2012?